.:: Camera di Commercio di Reggio Calabria ::.



Trasparenza valutazione e merito Posta elettronica certificata
 
 
 
 
 
 
 
Bergare, Arrivederci all'edizione 2025
Home > Comunicazione > In evidenza > Bollettini ingannevoli alle imprese. Sanzione e divieto di diffusione o continuazione della pratica commerciale posta in essere dalla Società A-286 S.u.a.r.l.

Bollettini ingannevoli alle imprese. Sanzione e divieto di diffusione o continuazione della pratica commerciale posta in essere dalla Società A-286 S.u.a.r.l.

Si rende noto che, con provvedimento adottato il 28 marzo 2018, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha vietato la pratica commerciale posta in essere dalla Società A-286 S.U.A.R.L. in quanto ritenuta scorretta ai sensi degli artt. 20, 24 e  25, comma 1, lettera d) del Codice del Consumo ed ha irrogato una sanzione di € 500.000,00.

La pratica è stata attuata mediante comunicazione inviata per posta ad imprese con sede in Italia che avevano presentato in precedenza una domanda di registrazione del proprio marchio presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

La comunicazione inviata dalla Società sanzionata, per la veste grafica e per il contenuto (modulo di pagamento), è stata ritenuta suscettibile di ingenerare confusione nelle imprese destinatarie in quanto il modulo prestampato è finalizzato a richiedere il pagamento relativo all’iscrizione ad un registro definito “Registro dei marchi italiani”, e riporta espressioni quali “classificazione di Nizza” e “registrazione del suddetto marchio d’impresa nel registro dei marchi italiani per il periodo di 10 anni” riportata in caratteri in maiuscolo nella sua parte centrale dopo una breve descrizione dello specifico marchio di cui l’impresa è titolare e l’indicazione prescrittiva di un termine entro cui l’impresa contattata sembra essere obbligata a versare la somma richiesta.

L’invio del modulo con la richiesta del pagamento non hanno in realtà nulla a che fare con la domanda di registrazione presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi in precedenza effettuata dalle imprese contattate essendo, invece, diretti ad ottenere da tali imprese l’inconsapevole pagamento di una somma di denaro in relazione ad un servizio a pagamento non richiesto, consistente nell’inserimento dei dati aziendali in una banca dati pubblicitaria su internet denominata “Registro Marchi Italiani”.

Tutte le imprese ed i titolari di marchi d’impresa sono pertanto invitati a prestare la massima attenzione a simili richieste di pagamento.

L’ufficio brevetti e marchi della Camera di commercio è a disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti.

Data di pubblicazione: 04/05/2018 13:00
Data di aggiornamento: 04/05/2018 13:02

Su questo argomento

Cosa ne pensi di questa pagina?
Aiutaci a migliorare il sito


Worldpass - sportelli per l'internazionalizzazioneComunica 2Impresa un giorno